Il titolo di questo libro è costituito da una famosa espressione di Dante Alighieri, "per seguir virtute e canoscenza", nella quale sono comprese due parole, virtute e canoscenza, che, tradotte come filosofia e scienza, rappresentano il fulcro attorno a cui ruota tutta l'opera.
Lungo e travagliato è stato nel corso dei secoli il rapporto dell'una rispetto all'altra, specialmente nella modernità nella quale le due forme di sapere sono state considerate quasi in conflitto.
Ora qui, questo volume, che si apre con la prefazione di Don Enzo Volpe e che comprende vari capitoli, ciascuno di un autore diverso, tocca vari campi, dalla bioetica alla economia, alla politica, ma il filo conduttore è unico, appunto filosofia e scienza, o, se vogliamo, fede e ragione, di reminiscenza medioevale, e quel che conferisce un carattere di originalità e novità dei diversi contributi, è l'intuizione della loro armonia, anzi della loro reciproca necessità, perché lo scienziato si completa nel filosofo. Nel senso che, parafrasando un celebre detto di Kant, la conoscenza senza la virtù è vuota, mentre la virtù senza la conoscenza è cieca. In parole semplici, un uomo di cultura non è completo se non è anche umano, e non possiede le virtù, quali sincerità, lealtà, onesta, e così via.
In effetti, nel corso della storia recente è stata sottovalutata la dimensione umana rispetto a quella culturale, scientifica diciamo così, cui si è data la preminenza trascurando la prima, Quindi il libro apre una via nuova nella quale si dà spazio a tutte e due le sfere senza esclusione di nessuna delle due.
E' un'idea pregevole, che apre orizzonti di speranza nel miglioramento della persona, della sua libertà e della sua dignità, e delle relazioni umane tra le persone.
Maria Elena Mignosi