Questo libro dal titolo "Questioni di legge naturale", di Fulvio Di Blasi, filosofo e giurista, fondatore del Centro internazionale di studi "Tommaso D'Aquino", è la voce di chi responsabilmente difende il diritto di contro all'arbitrio nel pieno riconoscimento del valore della dignità umana. Egli, affrontando questioni come l'eutanasia, l'aborto, i rapporti prematrimoniali, ne va alla radice che è appunto la legge naturale la quale è "un modo di vedere il mondo come frutto splendido e misterioso di una intelligenza divina, sommamente buona e sapiente." E l'uomo, "l'unico essere in grado di vedere il senso delle cose" riscopre che "L'inclinazione più profonda della natura umana e il primo precetto della legge naturale è amare Dio." Solo nell'amore di Dio egli può amare veramente se stesso e di conseguenza gli altri, nella maniera retta.
Alla luce della legge naturale allora "L'eutanasia è un atto di dominio arbitrario sul senso della vita e della morte." "..sul senso stesso dell'essere umano e della sua dignità.". Essa esprime un sovvertimento di valori che superficialmente antepone il rifiuto della sofferenza alla espiazione e alla redenzione. Riflette una società fortemente idolatrica verso piaceri e ricchezze, che ha smarrito il senso della creaturalità.
Su questa scia Fulvio Di Blasi affronta pure la questione dei rapporti prematrimoniali, ponendo l'accento sulla imprescindibile eticità (positiva o negativa) degli atti umani essendo l'uomo dotato di libertà, e sulla, anch'essa imprescindibile, religiosità dell'etica, strettamente legata a Dio nella cui mente è la legge naturale. Emerge il valore stesso del matrimonio rispetto al quale più propriamente sarebbero "rapporti antimatrimoniali", perché, coinvolgendo profondamente tutta la persona, nella sua corporeità e spiritualità, stridono contro il legame del matrimonio intaccandone la fedeltà e la indissolubilità. Anch'essi rappresentano un sovvertimento di valori. "L'unione coniugale possiede un valore morale più alto del mero piacere del sesso." "Ciò che è innaturale è porre il piacere del sesso al disopra di essa ed è innaturale perché la nostra natura etica non conferisce al solo piacere un tale primato."
L'autore aggiunge: "Tommaso D'Aquino dimostra l'illiceità del sesso prematrimoniale in maniera indiretta, in quanto esso implica o la malizia della contraccezione o il rischio irresponsabile e ingiusto di metter al mondo un bambino fuori dell'unione stabile sponsale: il solo habitat naturale alla sua crescita e sviluppo come uomo."
Alla difesa e salvaguardia del bambino è dedicata infine la trattazione del tema dell'aborto e in particolare di una pratica raccapricciante diffusa in America e di cui niente à trapelato in Italia, e cioè l'aborto a nascita parziale, finalmente vietata.
Con dolore, data l'estrema gravità della questione, seguiamo Fulvio Di Blasi nella sua forte e accorata analisi, condotta con rigorosa serietà, vera cultura e profonda fede, non aliena da una energica e lucida critica verso gli irresponsabili uomini pubblici, falsi profeti.
Auspichiamo che tutti possano cercare e trovare nella vita la luce della legge naturale.
Diversamente è inganno. Solo e sempre inganno. Verso sé e verso gli altri.
Maria Elena Mignosi