Personaggi, tanti personaggi, che, in qualità di parenti o colleghi o soprattutto amici, hanno incrociato la vita di Luisa Adorno. Oggi lei li vuole evocare,
per riunirli "tutti qui" con sé.
Toccando ora la Toscana ora Roma e la Sicilia, descrive un ambiente culturale di scrittori, filosofi, artisti, e una mentalità legata al periodo del Secondo
Dopoguerra, con l'adesione agli ideali di libertà che Nazismo e Fascismo avevano soffocato. Racconta di quegli intellettuali che allora si sono lasciati abbagliare
dalle idee di giustizia e uguaglianza che il Comunismo proclamava, senza rendersi conto che passavano da un inganno all'altro. Gente in buona fede, che viveva i
valori del lavoro, della famiglia, ma mancava, nella sua impulsività e originalità di quel criterio che rende la vita profondamente umana e nello stesso tempo
anche elevata nella coscienza. Gli animi certo erano stati sconvolti dalla catastrofe della guerra, ma i tempi maturavano per un messaggio che venne a correggere,
a completare e sanare proprio questa condizione: il messaggio della dignità del lavoro quotidiano di tutti.
Ritratti e ricordi che, impressi nella memoria della Adorno, resteranno anche nella nostra, per quella grazia di descriverne i particolari, i gesti.
Il passato rivive in lei e si trasmette a noi con una scrittura incantevole.
Maria Elena Mignosi