Nel leggere il volume della professoressa Maria Elena Mignosi Picone si ha la sensazione, come dice Teresa d'Avila, di essere colti all'improvviso da un senso di raccoglimento e da elevazione dello spirito e di provare in un istante tutti gli effetti e i profitti che ne vengono", "…dal più intimo dell'anima."
Sinfonia dello Spirito è costituito da tre parti, è scritto con parole ben disposte in modo che una spiani la via all'altra e tutte legate opportunamente, precise e chiare con dire puro e semplice, senza ricercatezze, senza sfoggio di erudizione e che rivelano profondità di dottrina.
Uno stile non dimesso ma dignitoso al punto che la sua diventa teologia amalgamata con la terra e al centro "un Dio amico".
Nel capitolo Luce e calore. In Dio Verità, bontà e bellezza, la scrittrice non ci invita ad avere semplicemente
"un'esperienza del Cristo", ma per dirla con parole di Papini, "un'esperienza del Cristo che deve durare tutta la vita, e non ci si può scoraggiare per le prime aridità…un'esperienza,…che non finisce mai, e che ha bisogno di umiltà, di accettazione, soprattutto di contrasti, di dolori, di tristezza,di disperazioni…il Cristianesimo (non è da considerare) come uno stabilimento di cura, dove in poco tempo ti devono piovere la salute, la calma, la forza, la tranquillità, e, per giunta, un po' d'estasi e qualche miracolo. ….Quel Cristo… non è stato così tranquillo e sicuro e libero da dubbi…La sua vita è stata una vita dolorosa, la sua morte un sacrificio".
Un saggio di teologia, il suo, condotto con il calore e la sapienza delle Sacre Scritture, una lettura che offre pagine che si incideranno per sempre nella mente di chi legge, perché dalla lettura si evidenzia che la fede si è rivelata nelle Sacre Scritture che non dimostrano ma affermano.
Un insieme di trattazioni, con riferimenti e citazioni prese dalle Sacre Scritture, come ha fatto Sant'Agostino che da queste ultime ha creato molto delle sue opere.
Con Sinfonia dello Spirito ci si compiace di una scrittura accorta e sistematica così da alimentare la fede e non ingrassare le superstizioni, non si sfogliano le pagine per mera curiosità ma per riguardo perché, sebbene l'uomo nel bene e nel male abbia sempre progredito, ha sempre bisogno di essere spiritualmente rigenerato, perché più c'è progresso più si ha bisogno di credere e non di accettare con inerzia ciò che è enunciato da altri.
In un'epoca in cui sono molte le inquietudini che si insinuano nel cuore dell'uomo alla continua ricerca di sicurezza e di stabilità, la lettura di Sinfonia dello Spirito diventa un'occasione di crescita e di elevazione spirituale, con una soddisfazione intellettuale che appaga la mente che si apre ad una fede che si rivela soave, trasmettendo una luce al mistero in cui l'uomo è immerso.
Al contrario di chi riduce la fede a un semplice ardore o peggio ancora a credenza o faziosità tale da diventare peccato per chi la professa, la Mignosi riflette con profonda libertà interiore e con un credo intellettuale manifestando una fede non contaminata dalla realtà, che non reagisce agli effetti disastrosi in una credulona superstizione che spesso giunge purtroppo allo scetticismo totale.
Leggendo Sinfonia dello Spirito, si scopre una fede sia come ubbidienza sia come libertà di pensiero sia come amore, che sono i fondamenti del vivere che appaiono sotto una luce nuova come la terra, la natura, la storia; il bene, il male, l'amore; la vita eterna, la verità. Non una fede come una consuetudinaria abitudine ma una fede che ci rassicura con la verità.
Anche nella parte dedicata alla poesia - Frammenti di vita- l'Autrice riprende l'argomento fede; composizioni che testimoniano un lungo e silenzioso amore per la poesia che nasce dal quotidiano, e affiorano dall'animo interrogativi sulla sacralità della vita che scaturiscono dal bisogno di ripercorrere le fasi del proprio esistere, con espressioni spontanee che danno una schiettezza all'atto poetico che tutti possiamo comprendere e apprezzare, destando immagini alla mente di chi legge eleganti, leggiadre vive che aprono alla realtà.
Completa il volume Concerto. San Josemaria artista della vita, uno scritto su un uomo che, anche se non è vissuto al tempo in cui Gesù di Nazareth si spostava per le terre della Giudea, è stato un suo seguace che si è aperto all'amore per Lui, lasciando ogni orgoglio e superbia, senza avanzare richieste di autonomia e di considerazione personale.
Vito Mauro