Il trittico di opere di Maria Elena Mignosi Picone, che viene riproposto unitariamente e organicamente in questo libro, è certamente un notevole segno di rinascenza intellettuale, umana e spirituale, aperto alla conoscenza e alla ricerca del senso autentico dell'esistenza umana.
Con cura e raffinata perizia, con stile sobrio ed essenziale, la Mignosi Picone -nel solco del suo grande ascendente Pietro Mignosi, l'indimenticabile Autore di Gioia d'agave e di Perfetta Letizia, nonché storico direttore e animatore della rivista "La Tradizione"- percorre, nel doppio registro lirico e della narrazione saggistica, la non facile avventura di esporre e partecipare una fede profonda e non confinata nelle comode strettoie del privato, aperta alla Grazia, sostenuta dalla preghiera alla Madre celeste e pervasa sempre da una matura equazione cristocentrica, nel cuore del Mistero che ci interroga e che la interroga.
Il rapporto tra Fede e opere, fra il compimento di un Disegno che deve nutrirsi della divina Presenza reale che si è Incarnata, è morta e risorta per noi e che vive con la Parola (malgrado tante infedeltà dell'uomo).
Bisogna quindi trovare, intanto in noi, le ragioni e i valori, le fondamenta indistruttibili del credere e dell'agire nel mondo conseguentemente e coerentemente al dettato evangelico e , insieme, operare e ricostruire dalle rovine, senza demandare ad altri o ad una impossibile palingenesi utopica, una salvezza che la fedeltà e l'Amore -il comandamento nuovo che Cristo ci ha donato- può garantirci e che dobbiamo meritarci.
Il tessuto che l'Autrice propone al lettore, ha il pregio di un dettato che si nutre delle fonti sacre primarie, non disdegnando opportunamente i ricorsi teoretici alla filosofia, alla teologia, alla letteratura, al magistero, per esporre con convinzione ai lettori l'approdo possibile alla Verità, che la contemplazione della bellezza e del bene ci propongono come armonia.
Ecco così stagliarsi alla sua e alla nostra attenzione la figura mirabile e l'opera straordinaria del fondatore dell'Opus Dei, San Josemaria Escrivà de Balaguer cui la Mignosi Picone dedica pagine terse, un autentico "Concerto" che ha inizio nella sua stessa esperienza di vita, "risposta a tutti i miei perché". Un santo del nostro tempo visto come Artista "nei contenuti e come un poeta di Dio nel suo parlare semplice, profondo, amorevole così come Dio parla al cuore di ognuno e ha parlato a tutti nella sua Rivelazione".
Anche le liriche, Frammenti di vita, della Nostra Autrice, ci danno la misura della sua limpida vena, del calore, della fede della Mignosi Picone, nelle stazioni che i versi propongono in un cammino fatto di ricerca delle radici identitarie, di incontri, riflessioni e di meditazioni sui temi costanti dell'amore e del dolore nella costante e Amorosa attesa.
Concludendo queste note, non possiamo nascondere che l'opera che presentiamo - e che ha avuto per i singoli volumi un prefatore di valore in Luciano Sesta- ci ha costantemente e idealmente rimandato all'opera e alle nodali figure di letterati illustri come Margherita Guidacci, Orsola Nemi, Cristina Campo insieme alla nostra immensa Angelina Lanza Damiani, che hanno percorso, come Maria Elena Mignosi Picone, la scalata impervia e solitaria della inesausta ricerca della Verità.
Tommaso Romano